L’azienda, oltre che a fornire regolare adesione a socio all’OP AIPO Olivicola ha avviato programmi organizzati, nel progetto d’investimento l’azienda ha attuato miglioramenti fondiari come “nuovi impianto di oliveto” tesi a sviluppare e migliorare la produzione aziendale in un’ottica di soluzioni organizzate in OP.
L’azienda è situata a circa 650/700 metri sul livello del mare e presenta una giacitura semi-collinare, infatti l’azienda è costituita da oltre il 50% di terreni con pendenze di circa il 25%; inoltre, i fondi costituenti l’azienda sono distribuiti in 3 lotti e distanti tra loro circa 12 km.
Nel BIO è fondamentale la rotazione delle colture (con tanto di requisiti minimi per essere certificati!), quindi qualunque azienda biologica non produrrà mai una sola coltura ma almeno 3 o 4, meglio se di più.
Che cosa si produce?
I cereali autunno vernini come il frumento, l’orzo e il farro sono piuttosto semplici da gestire in bio e quindi compaiono sempre nella rotazione.Ma anche un po’ di avena, coriandolo e anche per quelli che vengono usualmente definiti “cereali antichi”, termine che a forza di usarlo a sproposito credo si stia usurando tra le mani di coloro i quali ne fanno uno spregiudicato market claim. Si tratta, in realtà, di qualche varietà antica come grani teneri: l’Abbondanza, Risciola Grani duri il Senatore Cappelli ma molto utilizzato la Saragolla, interessanti perché meno esigenti in termini di fertilità del suolo – talvolta (ma non sempre) più resistenti ai patogeni e con qualità sensoriali e nutrizionali di pregio.

